Alcuni consigli per imparare a stirare bene senza rischiare di rovinare gli indumenti
Lavare, stendere, e poi stirare. Questi i diversi passaggi che ogni casalinga deve affrontare quasi ogni giorno: una routine noiosa e anche faticosa.
Quando si affronta la vita quotidiana per la prima volta senza l’aiuto della mamma ciò che desta preoccupazione in particolare è la stiratura degli indumenti; in realtà per stirare bene e non rischiare di rovinare i vestiti, soprattutto quelli dai tessuti più delicati, basta seguire alcune regole molto semplici, e ovviamente anche fare un po’ di pratica.
Andiamo a vedere insieme diversi consigli pratici partendo proprio dalle basi.
Attrezzatura
Per poter stirare bene iniziatea capire se siete in possesso di tutti gli strumenti necessari:
- Ferro da stiro
- Asse da stiro
- Contenitore per spruzzare l’acqua
- Straccio di cotone (da tenere a portata di mano)
Proprio riguardo al ferro da stiro è importante leggere con attenzione le istruzioni prima di iniziare ad utilizzarlo così da capire dove inserire l’acqua e quanta ne serve; come chiudere per bene la valvola per evitare che si bagnino i vestiti durante la stiratura; capire i simboli sui pulsanti e i comandi.
Alcune regole fondamentali
- La prima regola da seguire è quella di far attenzione al tipo di tessuto che si intende stirare bene; ogni tessuto, infatti necessita di un’intensità di calore diversa, quindi fate caso all’etichetta riportata su ogni indumento per evitare di danneggiarlo.
- Ricordate di non utilizzare mai un ferro da stiro a secco con dei tessuti asciutti, perché l’umidità impedisce al calore di bruciare, evitando lo scioglimento delle fibre sintetiche e le formazioni degli aloni lucidi (in particolar modo sui tessuti scuri).
- Se non siete sicuri iniziate facendo un test passando il ferro da stiro su una parte nascosta dell’indumento.
Divisione dei tessuti
Per imparare a stirare bene è di fondamentale importanza, quindi, dividere gli indumenti in base al tessuto; alcuni, come quello delicati necessitano di essere stirati ancora umidi e con il vapore, mentre invece ad esempio per il lino e la seta è necessario un panno di cotone per evitare che perdano colore e lucentezza.
Ricordate che la lana va sempre stirata al rovescio e anche in questo caso è sempre meglio tenere sotto al ferro un panno umido; stessa cosa per il velluto e le fibre sintetiche.
Da dove iniziare?
Una volta separati i capi è il momento di mettersi all’opera.
La stiratura deve iniziare necessariamente dalle cuciture e dalle pieghe, per dare la forma giusta all’indumento; si continua poi sui particolari, come il colletto e le maniche, proseguendo sulle altre zone seguendo sempre la direzione del tessuto; se dovete stirare dei pantaloni iniziate invece dalle tasche tirandole all’esterno per poi stirare prima una gamba e poi l’altra.
Non incappate negli errori più comuni: tendere il tessuto e le cuciture e passare il ferro caldo sui bottoni perché il calore potrebbe deformarli.
Per stirare bene ricordate anche che gli indumenti con i ricami vanno stirati al rovescio.
Una volta terminata l’operazione non piegate mai gli indumenti ancora caldi perché si andrebbero a creare nuove grinze; lasciateli raffreddare e poi riponeteli nell’armadio pronti all’uso.
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