La lavastoviglie è rumorosa?
Pochi utili consigli per renderla più silenziosa!
Siete disperati perché ogni volta che avviate il ciclo di lavaggio la lavastoviglie è rumorosa? Il problema non si porrebbe nemmeno se il rumore si limitasse alle ore della giornata. Ma come tutti ben sappiamo per ridurre i costi dell’elettricità ci viene vivamente consigliato di effettuare il lavaggio dopo le 20,00. Ancor meglio se questo avviene dopo le 22,00. E a quell’ora ovviamente si rischia di disturbare il silenzio della sera e soprattutto del sonno, specie se in casa ci sono dei bambini.
Premettendo il fatto che se la lavastoviglie è rumorosa dipende molto probabilmente dall’età dell’elettrodomestico. Se il modello è vecchio sarà difficile eliminare il rumore.
Oggi le lavastoviglie di ultima generazione sono ultra silenziose, grazie al materiale con cui vengono costruite, molto più fonoassorbente che le vecchie generazioni.
Tuttavia esistono dei casi in cui la lavastoviglie è rumorosa, non dipendendo affatto dal modello, dalla marca o dalla generazione di lavastoviglie a cui appartiene. A volte il rumore si presenta sporadicamente, in base a delle caratteristiche che si vengono a verificare.
Vediamo da cosa può dipendere ed ecco alcuni consigli utili se la lavastoviglie è rumorosa, per renderla più silenziosa.
Il primo di tutti i motivi è molto semplice. I giranti di lavaggio urtano qualche stoviglia che si trova all’interno della lavastoviglie. Il più delle volte si tratta di una padella o pentola o di un contenitore molto grande, e alto che tocca proprio i giranti. I giranti sono quella sorta di eliche che si trovano nella lavastoviglie. Sono facili da individuare. Il problema è molto comune. Quello che accade è che se una qualsiasi stoviglia sfiora il girante allora questo girando urterà sempre provocando un rumore come di tamburo, che si ripete a intervalli regolari.
Questo accade quando la stoviglia sfiora appena il girante e il girante dal canto suo riesce a completare il suo giro ogni volta.
Ci sono casi, invece in cui la stoviglia si interpone totalmente nella traiettoria del girante, impedendole di girare correttamente. In questo secondo caso il rumore sarà più consistente, più intenso e forte e continuo, senza intervalli.
La lavastoviglie è rumorosa? Come intervenire
Come bisogna intervenire in questo caso? Niente di più semplice. Quando si carica la lavastoviglie con il suo contenuto, una volta terminata l’operazione di riempimento, assicurarsi che le ventole dei giranti siano libere. Come si fa? Fate fare semplicemente un giro a vuoto ai giranti per essere certi che i giranti girino. Se si interrompono è perché qualcosa occlude il loro passaggio. E allora sistemate in modo che niente si frapponga. Ripetete la verifica facendo girare nuovamente i giranti. Sarete certi che è tutto a posto quando i giranti gireranno più volte fino ad esaurire la dinamo data dalla spinta. A quel punto potete avviare il lavaggio, e state certi che la lavastoviglie non farà più rumore.
Un altro motivo per cui la lavastoviglie è rumorosa è un po’ più particolare. Dipende infatti da alcuni materiali metallici che a contatto con il flusso d’acqua creno come una cassa di risonanza, emettendo dei suoni continui metallici, come di campanelli.
L’unica maniera, in questo caso, per evitare che si venga a verificare questo fatto, è di lavare a mano le pentole di metallo. Soprattutto quelle molto grandi che hanno maggior convessità, producendo un suono molto più forte.
L’asciugatrice restringe
Tutta la verità sull’asciugatrice
Aiuto, mi si sono ristretti i… panni! Quando i problemi non sono dentro un film ma in casa vostra, tutto sembra tragico e irrisolvibile, eppure, razionalizzando un pochino, tutto o quasi si può sistemare. In questo articolo risponderemo a una domanda che sicuramente vi sarete posti: l’asciugatrice restringe?
Prendiamo ad esempio il vostro bucato: quante volte è successo che abbiate sbagliato lavaggio trasformando il maxi – pullover in un minimo coprispalle? Saper utilizzare bene e con cognizione di causa le macchine che ci aiutano in casa è il primo passo per non avere sorprese. Oggi, oltre a elettrodomestici supertecnologici, si può avere un valido aiuto nel processo di asciugatura scegliendo una buona lavasciuga.
Pioggia o sole, vento o neve, la sicurezza di poter avere un intero carico di panni appena lavati pronti per essere messi a posto o indossati, è una vera conquista. Però, più gli elettrodomestici sono nuovi più vi può cogliere qualche dubbio.
Per esempio quante volte avrete sentito racconti raccapriccianti sui panni asciugati dentro l’asciugatrice? L’asciugatrice restringe? L’asciugatrice accorcia? L’asciugatrice meglio non acquistarla? La questione rimane sempre la stessa: utilizzare in modo appropriato tutti gli elettrodomestici permette di avere delle prestazioni al massimo livello. Quindi, occhio a questa guida e, tenete a portata di mano il libretto delle istruzioni che, lasciato in fondo a chissà quale cassetto, è invece il manuale dei ‘miracoli’. Infatti ogni lavasciuga è un modello a sé con programmi e funzioni specifiche che possono fare la differenza.
L’asciugatrice restringe si o no?
Non ci crederete ma, come confermato anche da molte case produttrici, non è il calore dell’asciugatrice a far restringere gli indumenti ma il movimento rotatorio che li fa urtare contro il cestello.
Questo movimento dentro al cestello può determinare un accorciamento e/o restringimento dei capi. Il cestello ha un maggiore o minore movimento a seconda che l’elettrodomestico abbia la carica frontale o dall’alto.
Dovrete quindi riflettere sulle vostre esigenze e su quanto siete attenti ai programmi consigliati prima di acquistare la macchina.
L’asciugatrice restringe i panni, quindi, non perché avete scelto il programma alla più alta temperatura ma per il movimento del cestello. Potrete perciò ritrovarvi con magliette con un aspetto modificato rispetto a quando l’avete inserite per essere asciugate.
Un altro problema che può causare l’asciugatrice è quello di dare, dopo qualche ciclo di asciugatura, soprattutto ai tessuti scuri, un che di rovinato. Le fibre del cotone o quelle del lino, con il movimento rotatorio si sollevano a livello microscopico e conferiscono ai tessuti un aspetto, se non proprio logoro, sicuramente un po’ “polveroso”.
Ovviamente, rispettando precisamente le indicazioni scritte sul libretto delle istruzioni sui programmi adatti ai vari tipi di carico, questi problemi possono con tutta tranquillità essere superati.
È bene, infatti, non mischiare capi diversi per tipo di tessuto ma anche per grandezza e peso: l’uniformità del carico vi assicurerà una perfetta asciugatura senza sorprese sgradite.
Si deve tenere in considerazione, in ultima analisi, che l’asciugatrice non è un elettrodomestico in grado di asciugare qualsiasi tessuto: oltre al libretto si deve leggere con attenzione l’etichetta del capo da asciugare.
Evitare comunque i capi in lana, la seta o gli acrilici, a meno che non sia detto esplicitamente il contrario.
L’asciugatrice ha bisogno dello scarico?
Piccola guida all’utilizzo dell’asciugatrice
Negli ultimi anni abbiamo potuto osservare una costante crescita di interesse da parte delle famiglie italiane nei confronti dell’asciugatrice, elettrodomestico considerato di nicchia ed inavvicinabile sino a poco tempo fa.
Leggendo bene questa piccola guida potrete ben comprenderne i motivi.
Cominciano col dire che esistono in commercio tantissimi modelli di asciugatrice adatti ad ogni esigenza ed oggi anche ad ogni portafoglio.
Le misure di questo elettrodomestico sono generalmente quelle delle più comuni lavatrici (larghezza e profondità cm 60 e un altezza 85 cm) ma si possono trovare facilmente anche i cosiddetti modelli salvaspazio mentre la capacità di carico va dai 3,5 kg fino agli 8kg.
Che sia a condensazione o a ventilazione, l’asciugatrice è un elettrodomestico che risolve meravigliosamente un bucato in giornate di pioggia o di urgenti necessità. Quindi, con la vita frenetica che quotidianamente affrontate potrete trovare un valido supporto in questo acquisto.
L’asciugatrice ha bisogno dello scarico?
Questo potrebbe essere uno dei primi dubbi che potranno assalirvi al momento della scelta, secondo solo ai rischi delle bollette salate.
Ma partiamo dall’inizio.
Tipi di asciugatrici:
- Asciugabiancheria a condensa: è la categoria più indicata per gli ambienti non aerati dal momento che, non producendo vapore, non satura gli ambienti di umidità. I modelli di ultima generazione sono provvisti di spie e sensori che vi potranno avvisare sia se il serbatoio dell’acqua presente debba essere svuotato dotati di particolari sensori che individuano il grado massimo di acqua raggiunta. Non avrete necessità di chiamare il tecnico specializzato per istallarla ma tenete ben presete il prezioso libretto d’istruzioni. Sarà sufficiente collegare la spina, programmare il tempo e accendere, dopodiché ricordarsi di svuotare la tanica. Ricordate di chiudere bene lo sportelletto che nasconde la tanica altrimenti l’acqua non convogliata nel serbatoio fuoriesce all’esterno;
- asciugabiancheria ad evacuazione: questo modello di asciugatrice ha bisogno dello scarico. Deve essere posizionato in spazi con grande ricambio d’aria. Quindi, se avete la fortuna di avere un luogo dedicato alla lavanderia, potete pensare di far convivere asciugatrice e lavatrice e, sfruttando un unico circuito, collegare gli scarichi dei due elettrodomestici. Per questo potrebbe esservi utile l’aiuto di un tecnico specializzato.
Entrambi i tipi funzionano assorbendo l’aria fredda del bucato ed emettendo calore attraverso una resistenza che produce aria calda. Però, mentre in quelle a condensa l’asciugabiancheria a condensa che non ha bisogno dello scarico, l’umidità dei panni inseriti viene prima convertita in acqua e poi raccolta in un serbatoio (che dovrete svuotare ad ogni ciclo di asciugatura), in quelle ad evacuazione l’acqua viene eliminata senza il vostro intervento ma l’asciugatrice ha bisogno dello scarico.
La scelta del tipo è, come avete potuto constatare, ovviamente determinata dalle vostre esigenze, dal posto nel quale potrete alloggiarla e, non ultima, proprio dalla vostra voglia di praticità.
Entrambi i sistemi di asciugatura sono validi ed efficaci. Potrete optare per quella a condensa riutilizzando l’acqua raccolta nel serbatoio magari per innaffiare le vostre piantine o per altri impieghi (ovviamente non di ordine alimentare). L’impegno di svuotare la tanica una volta raggiunto il livello massimo di riempimento, però, non permette deroghe o pigrizie. Infatti se non è svuotata l’azione di asciugatura si compromette (troverete i panni bagnati e maleodoranti) e si rischia di rovinare il sistema.
Pulire il frigorifero con prodotti bio
Come rendere il proprio frigorifero perfettamente lindo e profumato senza usare prodotti di marca con quattro tipi diversi di prodotti.
Non tutti sanno che è possibile pulire il frigorifero senza usare sostanza chimiche e con il conseguente risparmio economico.
Ci sono svariati metodi per compiere questa operazione, ora li illustreremo.
Il frigorifero va pulito per preservare l’igiene al suo interno e per evitare pericolose formazioni di muffa.
La prima cosa da fare è togliere con delicatezza tutti gli elementi all’interno dell’apparecchio per poter pulire il frigorifero raggiungendo anche i punti più nascosti.
Con questo metodo si può pulire il frigorifero evintando di togliere l’alimentazione e evitando il conseguente deperimento degli alimenti.
Dotatevi di un contenitore con mezzo litro di acqua di rubinetto alla quale aggiungerete due cucchiai di bicarbonato.
Utilizzate la miscela ottenuta per pulire dentro e fuori l’apparecchio con una spugna da cucina strizzandola leggermente.
Potete far cadere direttamente un po’ di liquido nei punti dove lo sporco è visibile oppure più resistente.
Utilizzo di comune aceto da cucina
Imbevete direttamente un panno con comune aceto e strofinate forte nei punti critici. Questo vi permetterà di pulire il frigorifero come se quello usato fosse il migliore dei prodotti da supermercato.
Anche i ripiani e i cassetti possono essere nettati alla stessa maniera.
Immergeteli direttamente nel lavandino per circa trenta minuti versando un bicchiere di aceto, avendo cura poi di asciugarli attentamente con un altro panno oppure con un asciugamano.
Pulizia dell’esterno e del retro dell’apparecchio dalla polvere
E’ possibile anche pulire il frigorifero per mantenere inalterate le sue performance energetiche.
questa operaione va svolta con un panno speciale che si chiama panno antistatico.
Con esso dovete pulire attentamente dalla polvere le pareti e sopratutto la griglia posta dietro all’apparecchio dove c’è la serpentina.
In questa maniera non aumenta il consumo di energia elettrica dell’apparecchio con il passare degli anni.
Pulire il frigorifero con prodotti bio. Usare il succo di limone e l’acqua
Pochissime persone sanno che un prodotto naturale può essere utilizzato per pulire il frigorifero.
Si tratta del succo di limone.
Basta mescolarlo in una tazza d’acqua e versarlo poi su un panno asciutto.
In questa maniera si ottiene freschezza e nitore all’interno dell’apparecchio senza alcun tipo di odore che potrebbe disturbare.
Per rendere l’operazione più capillare e precisa, è possibile mettere il succo di limone mischiato all’acqua all’interno di un spruzzatore esaurito.
Per evitare il riformarsi di cattivi odori, si consiglia vivamente di collocare sempre le diverse pietanze (sopratutto quelle cucinate) in recipienti chiusi con coperchi ermetici.
Ripetere questa operazione almeno ogni sessanta giorni permette di avere un apparecchio pulito, risparmiare energia e impedisce il proliferare di batteri che intaccano i cibi.
Come sbrinare il frigorifero
Un’operazione semplice che parecchie persone dimenticano di compiere è quella di sbrinare il frigorifero.
Questo tipo di intervento andrebbe compiuto con regolarità per assicurare pulizia e un ottimo funzionamento dell’elettrodomestico.
Effettuare con regolarità (almeno ogni sei mesi) tale operazione, preoccuparsi di sbrinare il frigorifero costantemente allungherà la vita dell’elettrodomestico.
Anche i cibi conservati ne avranno giovamento, perché non subiranno contaminazioni e non ci sarà la formazione di cattivi odori.
Consigli pratici per sbrinare il frigorifero in sicurezza
Per sbrinare il frigorifero in condizioni di sicurezza è necessario attenersi alle seguenti indicazioni.
Staccare il frigo dalla presa elettrica.
Innanzitutto svuotare i vari ripani di tutti i cibi contenuti dopo aver indossato un paio di guanti puliti per uso domestico.
Se il vostro frigorifero è del tipo “no frost” avrete meno problemi, perché non ci sarà la tendenza a formare del ghiaccio.
Si consiglia comunque di avere a portata di mano un contenitore per l’acqua quando si compiono queste operazioni, anche la collocazione di uno straccio davanti al frigo può essere d’aiuto.
Se l’acqua che esce dall’operazione di sbrinamento è tanta può fuoriuscire sul pavimento in quantità.
Quali prodotti utilizzare per pulire il frigo
Per pulire perfettamente l’interno del frigo si possono usare dei comuni detergenti non aggressivi.
Si consiglia di non forzare i ripiani qualora dovessero risultare incastrati.
Probabilmente il ghiaccio li ha bloccati.
Una bacinella oppure una brocca di acqua calda riposta all’interno, può ridurre drasticamente i tempi di attesa ed evitare che si perda tempo e che sbrinare il frigorifero impedisca di conservare i cibi correttamente.
Se notate delle macchie scure, potrebbe trattarsi di muffa. A questo punto imbevete una spugna di aceto e strofinate con decisione tutti i cassetti e le superfici interne fino alla scomparsa della muffa.
Ugualmente la comparsa di cattivi odori può essere scongiurata con l’uso di poche gocce di aceto diluito nell’acqua oppure del bicarbonato. Usare un panno in microfibra vi permette di ottenere risultati più veloci.
A questo punto avete terminato di sbrinare il frigorifero.
Si tratta solamente di ricollocare i cibi all’interno del frigo in maniera razionale. Avvolgete i salumi e i formaggi con dei sacchetti e delle pellicole, collocate le verdure in dei contenitori di plastica chiusi con coperchi. Sopratutto non ammmassate i cibi tutti sopra o sotto al frigo, ma cercate di farli riposare distanti tra loro in maniera che gli odori e i sapori non si confondano.
Terminate le operazioni fate riferimento al manuale d’uso fornito con l’apparecchio al momento dell’acquisto.
La temperatura di regolazione dell’apparecchio non deve essere troppo alta e neanche troppo bassa. Questa regolazione può essere variata anche in ragione dei mesi dell’anno.
Se nel frigorifero stipate parecchio cibo e notate la formazione di odori anche dopo aver adottato tutte le strategie descritte, in commercio esistono alcuni accessori chiamati “assorbiodori“. Acquistatene uno e collocatelo nel frigo.
Il frigorifero perde acqua
E’ una situazione che si verifica spesso quella di non sapere cosa fare quando in cucina il frigorifero perde acqua sotto il cassetto della verdura.
Cerchiamo di suggerire agli utenti alcuni piccoli trucchi con i quali procedere per tentare di risolvere il problema da soli.
Possibili problemi e soluzioni se il frigorifero perde acqua
Pochi lo sanno ma in fondo al frigorifero c’è un piccolo buco chiamato foro di drenaggio dal quale l’acqua fuoriesce.
Nel caso in cui questo forellino venga ostruito l’acqua esce da altre vie. Gli ortaggi oppure residui di cibo sminuzzati o riposti in maniera da aderire eccessivamente alle pareti possono esssere una delle cause.
Non tutti gli apparecchi funzionano in questa maniera, alcuni denominati “no frost” espellono l’acqua in un’altra maniera.
Come agire praticamente
Le operazioni che andremo a descrivere possono essere realizzate anche da un bambino e non prevedono alcuna conoscenza tecnica. Innanzitutto bisogna svuotare l’apparecchio di tutto il contenuto e premurarsi di staccarlo dalla rete elettrica.
A quel punto sarà possibile avvistare il forellino, cioè la possibile causa del perché il frigorifero perde acqua.
Provate a risolvere la situazione da soli con un tubicino di fortuna o con una cannuccia.
Soffiando spingerete l’aria nel condotto che dovrebbe stapparsi.
Per alcuni apparecchi invece, quelli che hanno i piedi regolabili, il problma può essere la pendenza dalla parte sbagliata.
Basterà inclinare leggermente l’apparecchio verso il foro di raccolta dell’acqua regolando le sue zampe per risolvere il problema.
Come agire sulle regolazioni della temperatura
Il frigorifero perde acqua anche se la produzione di liquido è eccessiva rispetto le possibilità di smaltimento.
Questo perché l’acqua viene fatta evaporare con il calore prodotto automaticamente dal compressore durante l’uso. Quindi se la temperatura è eccessiva, il ghiaccio prodotto sulle pareti è troppo e finisce prima o poi per sbriciolarsi e trasformarsi in acqua che se eccessiva tracima uscendo dall’apparecchio.
Controprova per vedere se il problema è stato risolto
Provate a versare un dito di acqua nel forellino.
Il liquido dovrebbe scendere velocemente e scomparire.
In questa maniera dovreste aver risolto la situazione di blocco per la quale il frigorifero perde acqua.
Parecchi congelatori hanno in dotazione uno scovolino che viene fornito all’atto dell’acquisto.
Uno spazzolino con una punta lunga e delle setole per rimuovere eventuale sporcizia.
La manutenzione e la pulizia dopo aver tolto le merci permette di non arrivare a situazioni disastose come quella di trovare la cucina allagata mentre il frigorifero perde acqua.
Se nonostante queste operazioni ripetute il frigorifero continua a perdere acqua allora dovete necessariamente chiamare un tecnico specializzato, potreste avere problemi molto più gravi come quello delle guarnizioni usurate che non permettono più il perfetto isolamento all’interno dell’apparecchio.
Ma questa cosa di solito accade in apparecchiature vetuste.